Alla Locanda del Grifone nel Culo

Dopo il lungo torneo e l'altrettanto lunga processione del Trionfo, Rhistel coglie il primo momento opportuno per parlare ai Nostri, finalmente riuniti.
Si rivolse dapprima a Makarov ed Aklar, in tono quasi solenne:

- "Sono veramente orgoglioso di voi, mie fide guardie", e sorrise.
- "Spero che, in questo modo, io mi sia sdebitato con voi per avermi salvato dalla prigionia ad Athkatla.." e sorrise ancora, di cuore.
- "Ora, però, ho già notato che molti sguardi sono su di noi, così come ho notato che in questa città ci sono troppe cose che non vanno.. Procediamo con ordine: innanzitutto, io mi occuperò di consegnare ciò che sapete, pertanto aspetto che Leotiln mi consegni quanto avete deciso di mettere da parte.
In secondo luogo, non mi aspettavo, tuttavia, che questa piccola deviazione a Beregost potesse essere così fruttuosa per le mie... "ricerche". Voi raccogliete il maggior numero di informazioni utili possibili e poi valuteremo come agire.
Quindi, cercate di comunicarmi tutto quanto scoprite di storto in questa città!
In terzo luogo, ho visto molti sguardi biechi nei nostri confronti e le predizioni di Amra non hanno fatto che confermare i miei sospetti. Voi, agite naturalmente, comportatevi normalmente e portiamo avanti i nostri impegni nei giochi. L'unica raccomandazione è di non dividervi mai in più di due gruppi: Marzena e Frakt vi seguiranno dappertutto, se sarete divisi in più di due gruppi, qualcuno di voi sarà scoperto. Io baderò a me stesso, ma ormai so che anche voi sapete fare altrettanto". E rise di cuore.

"Infine, ecco delle pozioni che Amra ha preparato per voi".
La piccola elfa trasse da un astuccio otto fialette e ne consegnò una ad ognuno.
"Ha contato anche Linus, ma non l'ho più visto da che siamo a Beregost... Ad ogni modo, bevetene. Sarete immuni agli avvelenamenti per una giornata intera... Ne avremo bisogno".

Poi, come ricordandosi un'ultima cosa:
"Ah, e ora cercate di vincere in ogni categoria! Portate alto il mio nome, eh!" e si lasciò andare in una fragorosa risata.

Elayne, sentite le orgogliose parole di Rhistel, prende parola
"Credo sia tempo di festeggiare, più che parlare di nefande vicende. Per quelle, possiamo farlo domattina, quando avremo ricevuto fruttuose e importanti informazioni. Ho qualcosa di adeguato all'occasione!"
Con aria felice si alza e si avvicina al locandiere, sussurrandogli qualcosa. Cede lui una busta e qualche moneta. Dopo qualche giro di clessidra l'uomo torna e gli dona una brocca e nuovamente la busta. Uggiosa torna al tavolo.
"Questo è cioccolato caldo, infuso del cacao che ho comprato oggi al mercato. Si dice possieda la capacità di amplificare buoni sentimenti, come la felicità. Ecco a voi amici miei!"
Versa il contenuto della brocca in bei bicchieroni che poi dona ad ogni compagno. Una volta giunta ad Amra, le dona sorridente la busta. "Questa è una polvere rara e assai interessante. Te ne faccio dono, sapendo quanto ti piacciono certi articoli. Sicuramente imparerai a fare infusi fantastici!" Pone la mano sulla testa della piccola, accarezzandole i capelli.
"Proporrei un brindisi." Si schiarisce la voce, levando in alto il bicchiere
"Il Bene c'è ed è assoluto; esso si i­dentifica anzi con l'Assoluto stesso, di cui è il volto attraente, lo splendo­re irradiante, l'esigenza amabile, il dono perfetto. Un brindisi alValoroso Cinghiale Makarov e al Sol Invictus Aklar, veri raggi di sole di questa giornata!"

"Mamma mia quanto è forte Makarov. Ora io sono il più forte in questa città, noi non dobbiamo avere paura, io posso difendere chiunque." prendendo la pozione offerta da Rhistel disse "posso prenderla io la pozione di Linus, prima l'ho visto e ci dovevamo incontrare stasera, se voi volete eh" ed attese la risposta.

Elayne Vistell ha scritto:

Elayne, sentite le orgogliose parole di Rhistel, prende parola
"Credo sia tempo di festeggiare, più che parlare di nefande vicende. Per quelle, possiamo farlo domattina, quando avremo ricevuto fruttuose e importanti informazioni. Ho qualcosa di adeguato all'occasione!"
Con aria felice si alza e si avvicina al locandiere, sussurrandogli qualcosa. Cede lui una busta e qualche moneta. Dopo qualche giro di clessidra l'uomo torna e gli dona una brocca e nuovamente la busta. Uggiosa torna al tavolo.
"Questo è cioccolato caldo, infuso del cacao che ho comprato oggi al mercato. Si dice possieda la capacità di amplificare buoni sentimenti, come la felicità. Ecco a voi amici miei!"
Versa il contenuto della brocca in bei bicchieroni che poi dona ad ogni compagno. Una volta giunta ad Amra, le dona sorridente la busta. "Questa è una polvere rara e assai interessante. Te ne faccio dono, sapendo quanto ti piacciono certi articoli. Sicuramente imparerai a fare infusi fantastici!" Pone la mano sulla testa della piccola, accarezzandole i capelli.
"Proporrei un brindisi." Si schiarisce la voce, levando in alto il bicchiere
"Il Bene c'è ed è assoluto; esso si i­dentifica anzi con l'Assoluto stesso, di cui è il volto attraente, lo splendo­re irradiante, l'esigenza amabile, il dono perfetto. Un brindisi alValoroso Cinghiale Makarov e al Sol Invictus Aklar, veri raggi di sole di questa giornata!"

Pensando bene a ciò che stava per dire passandosi non poche volte la mano nella barba incolta da molti giorni:

"Credo che se c è una cosa a cui dobbiamo brindare sia non tanto al presente come tale che si è importante ma non fondamentale ma soprattutto al futuro, spesso incerto, molte volte imperscrutabile e pieno di difficoltà.
Un brindisi a ciò che eravamo prima di partire in questa avventura tutti insieme accompagnati ognuno da un proprio obbiettivo, ciò che siamo diventati stando insieme e non credo sia poco e ciò che saremo nella continua ricerca di quel bene che esiste ma va sempre ricercato e mai sottointeso nelle azioni di tutti i giorni.
Battiamoci oggi nella difesa degli ideali di domani per un mondo migliore per noi e per coloro che vivranno in quel futuro che soltanto noi con le azioni di oggi possiamo plasmare.
A un futuro pieno di prove superate nel migliore dei modi, per diventare il simbolo di quel bene che cerchiamo di rappresentare, sempre e per sempre, nel bene o nel male ma con il cuore in mano e il calice colmo di speranze . . .

A Noi"

Marzena fu commossa dai discorsi di Leotiln ed Elayne, Frakt più da quello di Makarov, dato che non aveva ben capito gli altri due...

Lacrime agli occhi e senza riuscire a dir nulla, Marzena si alzò in piedi e accolse l'invito al brindisi di Elayne e Leotiln.
Frakt non capì bene, ma si alzò e disse "Ancke Frakt difende!", brandendo la sua tazza come un martello.
Anche Rhistel, coi suoi modi composti e sempre a modo, si alzò in piedi, colto dall'entusiasmo generale e disse: "A noi, al nostro domani!" e carezzò dolcemente Amra, scattata in piedi assieme a lui.

"Ah, quasi dimenticavo. Questi sono per voi per la festa di stasera."
Dal buco portatile Elayne estrae un vestito per ogni compagno, finemente lavorato e adatto a eventi festosi ed elevati.
[OOC Anto possiamo aggiungere alle 10 monete d'oro di "vestiti per tutti" quelli di Marzena, Frakt , Rhistel ed Amra? Se si, dimmi quanto mi devo scalare in più!]
"Visto che il nostro piano di passare inosservati è miseramente fallito, che almeno si possa sfoggiare l'adeguato decoro"
Sorride, mentre consegna il vestito ad ognuno

Elayne Vistell ha scritto:

"Ah, quasi dimenticavo. Questi sono per voi per la festa di stasera."
Dal buco portatile Elayne estrae un vestito per ogni compagno, finemente lavorato e adatto a eventi festosi ed elevati.
[OOC Anto possiamo aggiungere alle 10 monete d'oro di "vestiti per tutti" quelli di Marzena, Frakt , Rhistel ed Amra? Se si, dimmi quanto mi devo scalare in più!]
"Visto che il nostro piano di passare inosservati è miseramente fallito, che almeno si possa sfoggiare l'adeguato decoro"
Sorride, mentre consegna il vestito ad ognuno

Sfoggiando un felice sorriso:

"Grazie ma mi trovo un pò più a mio agio con le mie vesti per il momento poi nel caso dovessimo andare alla serata di gala non mancherò di mettermi a posto anche perchè è parecchio che non abbiamo un attimo di tranquillità"

Aklar nonostante il felice momento, non sembrava essere preso dall'enfasi della situazione ma tuttavia accondiscendeva ai brindisi e talvolta accennava qualche sorriso. Quando Elayne tirò fuori i vestiti, nonostante vide che erano estremamente intonati ai suoi gusti, prese i suoi capelli con entrambe le mani, e se le passo dalla fronte sino alla nuca. "Amici vi prego, il momento se pur di gioia non deve farci perdere di vista il nostro obiettivo...."prese qualche secondo:"Stasera alla cerimonia avremo gli occhi addosso, molte saranno le persone che ci avvicineranno e di conseguenza molte le probabilità che queste siano amiche di colui che cerchiamo, in quanto ora...e ricordatelo bene..siamo in casa sua. A preoccuparmi adesso non sono ora i veleni", prese la boccetta passatagli e la bevve:" grazie ad Amra, ma tutte le altre forme di empietà e di corruzzione. Il Signore del Mattino illumina e riscalda le nostre spalle per cui non dobbiamo temere, ma la troppa sicurezza potrebbe finire con il farci congelare il petto!"

Rhistel, quasi si fosse ripreso da una trance dopo aver udito le parole di Aklar, disse:
- "Concordo con le tue parole, Aklar, ma sono stato davvero contento di questo momento con voi. Ce lo siamo meritati"
Ora abbiamo ancora circa tre giri di clessidra prima che la cerimonia di stasera cominci.. Io andrò a prepararmi, ci rivediamo qui quando mancherà solo mezzo giro." E fece per andarsene, assieme alla piccola elfa.

Poi tornò, trafelato, come per riferire qualcosa di molto rilevante:
- "Amici, ricordate che stasera non è lecito portare armi con voi, a meno che voi non siate guardie del corpo", e lanciò uno sguardo d'intesa a Makarov ed Aklar. "Ma siate comunque il più discreti possibile".


Rhistel era da poco andato via, quando nella locanda entrò, molto circospetto, l'anziano elfo venditore di tomi.

Il Master ha scritto:

Rhistel era da poco andato via, quando nella locanda entrò, molto circospetto, l'anziano elfo venditore di tomi.

Vedendolo entrare gli andrò in contro salutandolo e dicendogli:

"Buonasera mi sono accorto soltanto ora di non esserci presentati come dovevamo, Io sono Leotiln Chandler"

Porgendogli la mano e facendogli cenno di sedersi a un tavolo in un luogo appartato e non lo stesso di prima con gli stessi sguardi che lo circondavano.

Makarov vide Leotiln avvicinarsi all'elfo e si alzò e si avvicino anche lui e disse a Leotiln "Signore Leotiln, chi è lui? Mercante?"

Makarov ha scritto:

Makarov vide Leotiln avvicinarsi all'elfo e si alzò e si avvicino anche lui e disse a Leotiln "Signore Leotiln, chi è lui? Mercante?"

Sospirando tristemente:

"Makarov tu purtroppo non sai esattamente cosa vuol dire non dare nell' occhio"

Passandosi una mano in faccia:

"Si presenterà da solo cmq visto che sicuramente avendo vinto il torneo il suo nome gli sarà ben noto"

Sorridendo fece come per presentare i due

Makarov porse la mano all'elfo e disse "Makarov "Il Cinghiale", piacere." e fece un sorriso.

Elayne rimane in disparte. Una volta poi scrutati sguardi rivolti veri i suoi tre compagni ed il mercante, prende un foglio di carta e incomincia a scrivere. Una volta terminato, strappa il foglio in diverse parti e ne lascia una sul tavolo in prossimità della donna.
Ottenuta l'attenzione di Marzena, si alza e si muove verso i compagni e consegna ad ognuno un fogliettino.
"Cercate di non parlare a voce così alta e seguite ciò che c'è scritto."

Si allontana in direzione delle stanze.

[Su ogni fogliettino c'è scritto questo:]
"Qui ci vedono e sentono troppe persone. Vediamoci nelle mie stanze. Muovetevi singolarmente, per non destare sospetti. Makarov sarà il primo a raggiungermi."

[Sul fogliettino di Makarov]
"VIENI IN CAMERA MIA SENZA FARE RUMORE. DOBBIAMO PARLARE DI COSE IMPORTANTI. NIENTE VENIA"

[Sul Fogliettino dato al mercante]
"Troppi occhi e orecchie sono su di noi qui. Raggiungetemi nelle mie camere per parlare con più discrezione e riservatezza. La mia stanza è la seconda sulla sinistra. Venite uno alla volta, per non destare sospetti"

Gli occhi di Makarov si illuminarono velocemente così come si spensero una volta finito di leggere il bigliettino e disse "Bè signore mercante, ehm ehm io ora va a, ehm ehm pisciare" e si allontanò dal tavolo andando verso le stanze.
Bussò alla porta della stanza di Elayne.

Il Mercante, un pò disorientato, disse...
- "Sì, forse è meglio come dice la vostra amica nel biglietto.. Ad ogni modo, il mio nome è Saeves Liulissen".
E sorrise.

Aklar si mosse per ultimo, attendendo il dovuto tempo e si assicurò che nessuno li stesse osservando di sott'occhio.

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Aklar non scorse nulla di sospetto e, atteso il tempo che tutti si defilassero dai tavoli della locanda, li raggiunse nella stanza di Elayne.

Là vi erano tutti. L'elfo disse:
- "Posso dunque cominciare il mio racconto? Non mi aspettavo tanta gente, a dire il vero..."

"Perdonate il nostro atteggiamento, ma davvero non vorremmo dare nell'occhio ne quantomeno rischiare, di mettere la vostra persona in pericolo" disse Aklar accingendosi su una sedia.."Perdonate anche me, perchè solo ora riesco a presentarmi..il mio nome è Aklar Stormwing, servitore del Radioso"disse allungando il braccio destro verso l'elfo.

"Scusate il modo sì diretto Messere, ma non amo far udire i miei discorsi a chi non approvo. Spero possiate capire e approvare la mia discrezione. Se avete sete, quella sul tavolo è acqua fresca con cui potersi ristorare e rinfrescare. Parlate quando ve lo sentite...qui siete al sicuro con noi"
Sorrise all'elfo

"E ci mancasse" disse Makarov poggiandosi ad una parete "tu è con Makarov il Cinghiale" e si lasciò in una fragorosa risata.

Il Master ha scritto:

Là vi erano tutti. L'elfo disse:
- "Posso dunque cominciare il mio racconto? Non mi aspettavo tanta gente, a dire il vero..."

"Sono tutti miei compagni e fidati soprattutto . . . parlate liberamente"

La stanza era sovraffollata per le sue dimensioni. Era sì una bella stanza della miglior locanda di Beregost, ma contenere Elayne, Aklar, Makarov, Leotiln, Warg {Ooc: sempre nella sua posa cartonata da ormai due settimane}, Marzena, Frakt e Saeves era ugualmente un'impresa.

Esattamente all'altro lato rispetto alla porta vi era un confortevole letto e un piccolo studiolo, munito persino di penna e calamaio. accanto, su due pareti contigue, due piccole finestre a vetro copribili con tendine del colore del grano maturo. Vi era anche un comò a cassettoni sul quale appoggiare ninnoli e gioielli, sormontato da uno specchio.
Tutta la stanza rispettava uno stile rustico, ma elegante.

L'elfo schiarì la voce con un colpo di tosse:
- "Hum! Immagino che voi siate tutti fidati compagni o servitori di Lord Rhistel.. Ho saputo delle gesta di Makarov e Aklar!", disse guardando i due. "Bene, ciò mi rincuora, Leotiln. Sono ben contento di trovarti in ottima compagnia.. Tu non sai chi sono, ma io ti conosco da quand'eri bambino! Il vero motivo per cui sono qui è per darti questo".

Estrasse un foglio ripiegato, lo consegno al Mago e disse:
- "Non ho altro da dirti, né posso dirti altro. Se sarai in grado di comprendere, ci incontreremo ancora".
Sorrise e si alzò dalla sedia.
- "Vogliate scusarmi".

Il Master ha scritto:

La stanza era sovraffollata per le sue dimensioni. Era sì una bella stanza della miglior locanda di Beregost, ma contenere Elayne, Aklar, Makarov, Leotiln, Warg {Ooc: sempre nella sua posa cartonata da ormai due settimane}, Marzena, Frakt e Saeves era ugualmente un'impresa.

Esattamente all'altro lato rispetto alla porta vi era un confortevole letto e un piccolo studiolo, munito persino di penna e calamaio. accanto, su due pareti contigue, due piccole finestre a vetro copribili con tendine del colore del grano maturo. Vi era anche un comò a cassettoni sul quale appoggiare ninnoli e gioielli, sormontato da uno specchio.
Tutta la stanza rispettava uno stile rustico, ma elegante.

L'elfo schiarì la voce con un colpo di tosse:
- "Hum! Immagino che voi siate tutti fidati compagni o servitori di Lord Rhistel.. Ho saputo delle gesta di Makarov e Aklar!", disse guardando i due. "Bene, ciò mi rincuora, Leotiln. Sono ben contento di trovarti in ottima compagnia.. Tu non sai chi sono, ma io ti conosco da quand'eri bambino! Il vero motivo per cui sono qui è per darti questo".

Estrasse un foglio ripiegato, lo consegno al Mago e disse:
- "Non ho altro da dirti, né posso dirti altro. Se sarai in grado di comprendere, ci incontreremo ancora".
Sorrise e si alzò dalla sedia.
- "Vogliate scusarmi".

Decisamente con sguardo sbalordito aprirò la pergamena e la leggo . . .