Il Tempio di Tyr

Situato tra la Questura e il Tribunale, a sottolineare come i seguaci di Tyr siano strenui difensori della legge, dell'onestà e della correttezza, e a brevissima distanza da Piazza Maggiore, vi è un edificio di aspetto severo e complessivamente basso, ad eccezione del campanile, che svetta sugli edifici circostanti.
Le porte, con l'orario mattutino, sono spalancate e il viavai di gente è intenso e non è difficile accorgersi del fatto che gente d'ogni genere vi accorre o vi esce.
In cima al grande portone di legno rinforzato, a chiare lettere è inciso nella pietra:
"Fai quel che devi, accada quel che può".

Elayne, con decisione e disinvoltura, entra all'interno della severa Chiesa.
Una volta giunta dinnanzi ad un'imponente statua raffigurante la divinità, abbassa il capo in segno di rispetto. Cerca il Primo Sacerdote, non mancando di prestare orecchio a eventuali parabole o salmi.

Prova di Osservare

Numero casuale (1,20) :

3

+12

Prova di Ascoltare

Numero casuale (1,20) :

16

+12

Elayne Vistell ha scritto:

Elayne, con decisione e disinvoltura, entra all'interno della severa Chiesa.
Una volta giunta dinnanzi ad un'imponente statua raffigurante la divinità, abbassa il capo in segno di rispetto. Cerca il Primo Sacerdote, non mancando di prestare orecchio a eventuali parabole o salmi.

Prova di Osservare

Numero casuale (1,20) :

3

+12

Prova di Ascoltare

Numero casuale (1,20) :

14

+12

{ooc nell' altro post hai messo altri bonus x ascoltare nn so se valga lo stesso per osservare}

[Si era 12 e non 10. Ma ormai è andata :lol ):

Un giovane uomo, poco più che ragazzo, si avvicina alla Sacerdotessa, visibilmente in cerca di qualcuno cui rivolgersi.
- "Ha bisogno di aiuto? - domandò. Poi, resosi conto dei simboli sacri della giovane - Ah, vi chiedo scusa, Sacerdotessa, in cosa posso esservi utile?" e si produsse in un inchino.

Elayne rimane piacevolmente impressionata dal rispetto riservatole, Risponde pertanto a cotal cortesia col solito reverenziale inchino
"Non v'è bisogno di cambiare i toni dei discorsi solo per i simboli che porto con me Messere, specialmente in quanto sono io in Casa vostra."
Sorride al giovane
"Mi piacerebbe parlare col Primo Sacerdote, se non gli è di troppo disturbo ovviamente"

- "Padre Costanzio è impegnato in Tribunale per risolvere una causa molto complessa, ma dovrebbe essere già di ritorno.. Quindi sarà qui a brevissimo.. Oh, eccolo che arriva!"

Si fece avanti un uomo anziano e austero, una figura fiera e sicura. Egli cammina quasi imperioso, sfoggiando una sicumera invidiabile.

- "Padre Costanzio, è qui una Sacerdotessa di Lathander per parlare con voi!"
- "Fausta giornata, il mio nome è Padre Costanzio, servitore del Dio Mancino e Giudice nel suo nome. Con chi ho l'onore di parlare?"

Egli non si scompose, ma porse lievemente la mano verso la Nostra come gesto di presentazione.

La Sacerdotessa contraccambiò con eguale reverenzialità il saluto
"I miei omaggi, Padre Costanzo. Il mio nome è Elayne Vistell, e l'onore è tutto mio. Come mai parlate di Fausta giornata? Di fuori il mattino è sì benevolente e radioso"
Sorrise all'uomo

- "<<Fausta giornata>> - rispose il Sacerdote in tono saccente - significa per l'appunto <<Buona giornata>>.. E poi, il mio nome è Padre CostanzIo", aggiunse il severo uomo scandendo la I saltata da Elayne.

- "A parte ciò, cosa vi spinge qui?"

"Ah, allora vuol dire che non conoscevo il reale senso di quel termine. Chiedo venia anche per non aver ben udito il Vostro nome, Padre CostanzLo. Sono qui per parlarvi di questioni assai spinose, che richiedono la massima discrezione..."
La Sacerdotessa si gira, cercando di scorgere sguardi indiscreti.
"... affinché la giustizia sia sempre imperturbata"
Sorrise al severo uomo

- "Dite, dite pure. Nessun posto è più propizio a questi discorsi della casa del Mancino".

Elayne si guarda attorno, attendendo il momento migliore per conferire discretamente solo col Primo Sacerdote.
"Padre, cosa sapete riguardo miniere insanguinate, duchi avvelenati e ricerche fatte persino dai Draghi della Spada? Del male si annida in queste terre Padre, e spero di trovare nei servitori del Dio Mancino validi alleati per estirparlo e far si che giustizia regni"

Prova di Diplomazia

Numero casuale (1,20) :

10

+16

- "Mi compiaccio della vostra veemenza e assieme mi rattristo che una giovane donna debba occuparsi di simili nefaste faccende.."

Lo sguardo dell'uomo si fece, per la prima volta, carico di compassione.

- "Non mi sorprende che una servitrice di Lathander cerchi risposte a queste domande. Ma io ho un ruolo da rispettare... Sono giudice e devo far rispettare le procedure della Città... - l'uomo titubò, ma sembrava avesse già la risposta - Per questo vi dico di venire con me domattina in Tribunale!" - aggiunse sorridendo.

Poi sussurrò:
- "E' meglio non spaventare la povera gente che cerca conforto con questioni di cui non siamo ancora sicuri.. Parliamo meglio domattina, sono certo che capirete, Sorella".

"In cuor mio arde la volontà di far cessare il male che ho dovuto vedere e che mi ha fatto giungere sin qui Padre: ecco il motivo della mia veemenza. Concordo e capisco perfettamente: sarà quindi per me un onore accompagnarVi in tribunale. A che ora mi faccio trovare alle porte del Tempio?"
La giovane contraccambia il sorriso

- "Venite pure alle prime luci dell'alba, ne avremo da parlare!"

Pare che, una vola capite le intenzioni della giovane, il vecchio Sacerdote si sia fatto più malleabile.

- "Ora, mi vorrete scusare, ma gli impegni sono impellenti. A domattina!"
Porse ancora la mano, e andò via.